L’Amarone Valle Alta e il petto d’anatra dell’Enoteca della Valpolicella

Tra i posti più significativi che abbiamo in Valpolicella c’è sicuramente l’Enoteca della Valpolicella a Fumane. Non è un locale storico, ma un luogo dove si sono uniti i sogni e le competenze di un gruppo di amici, poco più di 20 anni fa, in una corte storica ad Osan di Fumane. L’enoteca è un posto meraviglioso, che ha assunto negli anni un significato importante, diventando un punto di riferimento per i produttori e per chi la Valpolicella la vuole esplorare in maniera sapiente. Il motore di tutto fu Roberto Ferrarini e se si cerca in rete si troveranno tante belle cose scritte su di lui. Adesso vi trovate la moglie Ada e la figlia Elisa, la nuova generazione.


L’idea è sempre stata quella di partire da un vino e poi abbinarci il piatto che meglio lo valorizzasse. Si era partiti con un menu molto semplice. Poi, come vi racconta Ada, la storia è un po’ cambiata, i piatti sono diventati più importanti, dagli ingredienti rispettosi di un’agricoltura e di un’artigianalità del territorio, con la raffinatezza e la purezza di chi porta molto rispetto per le materie prime e per le tradizioni che hanno un’anima. Interessante il progetto appena intrapreso della certificazione THE PLEDGE on Food Waste, sulla razionalizzazione dello spreco dato dai rifiuti ottenuti con la preparazione del cibo.


Per il nostro Amarone della Valpolicella Valle Alta 2012 abbiamo scelto il petto d’anatra con salsa al Recioto della Valpolicella e miele. Come dice Ada è il piatto “filosoficamente” pensato per stare bene proprio con l’Amarone della Valpolicella. La delicatezza della carne, con l’equilibrio giusto tra grassezza e forza, ben si sposa con la morbidezza, la potenza e l’eleganza del vino. Le spezie utilizzate per la salsa sono tutte riconducibili alle spezie dell’Amarone e in particolare il Valle Alta 2012 si intreccia meravigliosamente con i profumi e i sapori del piatto.


Nel vino spiccano sentori di confettura di frutta rossa e di ciliegie sotto spirito, marasca e frutta secca, con note di spezie dolci come il pepe nero, il cacao, la cannella e la noce moscata. Al gusto è vellutato, corposo, elegante e morbido, ma al contempo asciutto. Più che un abbinamento questo è un percorso di conoscenza.

Scritto da Giambattista Ugolini

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